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Cos’è l’impermeabilità degli edifici?

Pubblicato da S&P          26/07/2021          Lettura: 4 min.

Sono molti i requisiti che deve avere un edificio per essere agibile, sicuro e confortevole. Tra questi vi è l’impermeabilità degli edifici e delle abitazioni al loro interno, dove i sistemi di ventilazione ricoprono un ruolo fondamentale.

L’isolamento termico di un’abitazione è essenziale per avere una buona qualità di vita, così come altri fattori anch’essi importanti. Per esempio, quello di avere un maggiore comfort, ridurre le spese di riscaldamento o condizionamento, oppure la riduzione dei rischi per l’integrità dell’abitazione stessa e per la salute di chi ci abita.

La normativa italiana e quella europea ci portano verso un futuro in cui gli edifici saranno più efficienti e sostenibili. Produttori, architetti e costruttori sono attenti nell’offrire le migliori soluzioni per adattarsi ai nuovi standard.

In questo contesto, oggi vogliamo spiegare cos’è esattamente l’impermeabilità degli edifici e quali valori entrano in gioco per raggiungere i migliori risultati. Inoltre, come ultima questione, come un sistema di ventilazione interviene per ottenere quell’impermeabilità desiderata.

In cosa consiste l’impermeabilità degli edifici?

Possiamo definire impermeabilità degli edifici come la protezione che un edificio può offrire contro le infiltrazioni di acqua ed aria. Allo stesso modo, è la resistenza contro questi agenti esterni che influenzerà la vita utile dell’edificio stesso.

L’impermeabilità degli edifici include due fattori:

  • Ermeticità: qualità delle aperture e dei serramenti di un immobile affinché esso sia ermetico ni confronti degli agenti esterni, ovvero, perfettamente stagno e chiuso all’aria esterna.
  • Permeabilità: in un contesto generico, il termine si riferisce alla capacità di un materiale di permettere ad un fluido di attraversarlo. Nell’ambito edilizio si fa riferimento sia alla capacità di bloccare l’aria che per il calcolo delle infiltrazioni d’acqua.

Un’appropriata impermeabilità in un edificio permette una maggiore durata dello stesso (dovuto alla conservazione dei materiali); una migliore abitabilità ed un’adeguata sicurezza dell’edificio (per esempio, nei parcheggi e garage).

Ovviamente, per tutti i fattori menzionati è possibile applicare misure per migliorare l’impermeabilità ed allungare il mantenimento dell’edificio nel tempo.

Rischi che comportano una cattiva impermeabilità dell’edificio

Prima di continuare, è necessario definire un altro concetto. È quello dell’involucro termico, la parte dell’edificio che si trova a contatto con l’ambiente esterno. È composto da una serie di strati, ed ognuno di essi possiede proprietà termiche e di protezione che evitano le dispersioni di energia e le infiltrazioni.

Inoltre, tra l’edificio e l’ambiente esterno si stabilisce una relazione attraverso la quale si scambia energia in un processo termodinamico. In questo scambio influiscono due elementi differenti dell’edificio, che sono l’involucro e le aperture. La trasmissione di calore/freddo tra l’interno e l’esterno verrà effettuata attraverso questi elementi in differenti temperature, differenti pressioni (di vapore ed aria), e giocherà un ruolo importante anche il clima dell’ambiente in cui si trova l’edificio (umidità).

I rischi ai quali viene esposto un edificio con una cattiva impermeabilità sono:

  • Eccesso di umidità
  • Alto consumo di riscaldamento e aria condizionata
  • Rinnovo dell’aria non controllato
  • Infiltrazioni che generano deterioramento nei materiali da costruzione e all’interno delle abitazioni, uffici o locali.
  • Scarso comfort degli spazi interni.
  • Rischio di condense.

In quest’ultimo caso, il rischio di condense, si tratta di problemi derivati da spazi non correttamente ventilati nei quali è presente una differenza sostanziale tra la temperatura dell’aria esterna e quella interna, e dove la produzione di umidità interna è superiore alla portata d’aria di rinnovo. In conclusione, ancora una volta vediamo un caso nel quale l’impermeabilità degli edifici e i sistemi di ventilazione sono collegati.

Tenuta all’aria 

Come abbiamo osservato, le infiltrazioni d’aria possono realizzarsi attraverso le aperture e l’involucro. Il processo per evitarle inizia da una buona progettazione dell’edificio e degli spazi interni, e continua con un’adeguata manutenzione per evitare che possibili infiltrazioni d’aria diventino un problema più complesso.

Inoltre, impermeabilità e sistema di ventilazione vanno di pari passo, dato che un edificio molto ermetico senza un sistema di ventilazione potrebbe portare problemi di cattiva qualità dell’aria e di eccesso di umidità.

Per calcolare l’ermeticità di un edificio si utilizza un metodo conosciuto come blower door test. Consiste nel pressurizzare e depressurizzare lo spazio, utilizzando un ventilatore su una porta o finestra esterna e generando una differenza di pressione di 50 Pa.

Negli ultimi anni, il blower door test è diventato popolare, e questo è dovuto al fatto che è lo standard di misurazione per le case passive.

Questa misurazione viene conosciuta anche come indice n50 e misura la quantità di volte in cui l’aria viene rinnovata all’interno di un edificio.

Impermeabilità all’acqua

Come abbiamo già detto, le principali esposizioni dell’impermeabilità all’acqua sono le possibili infiltrazioni (pioggia, perdite…) ed il rischio di condense. In questo caso parleremo degli “ambienti umidi” come cucine, bagni, e così via. Questi spazi che sono i più suscettibili ad accumulare condensazione e umidità, devono essere correttamente ventilati.

Allo stesso modo, un altro fattore interviene attraverso la permeabilità del terreno ed è la presenza di acqua. In sostanza, si tratta di una doppia strategia di protezione che dovrà essere stabiliti di fronte all’azione interna ed alle circostanze esterne. Contro di essa si interviene con misure preventive come gli isolamenti termici, l’impermeabilizzazione e le finiture superficiali.

L’importanza dei sistemi di ventilazione sull’impermeabilità

In questo articolo abbiamo spiegato le situazioni in cui ventilazione ed impermeabilità sono correlate: al fine di evitare condense mediante un corretto ricambio d’aria, ed anche per godere di una buona qualità dell’aria, con un buon sistema senza infiltrazioni, poiché un edificio ermetico deve essere ben ventilato.

Non si tratta solamente di proteggere l’edificio dal deterioramento causato dagli elementi esterni, ma di riuscire anche ad avere degli spazi salubri e confortevoli per gli occupanti. Inoltre, se contiamo sulla presenza di recuperatori di calore o altri sistemi simili, otterremo maggiore efficienza ed una riduzione del consumo energetico. Grazie ad essi potremo evitare perdite di calore, riducendo i consumi e mantenendo la temperatura più gradevole.

Dunque, per la perfetta realizzazione di un edificio energicamente sostenibile, efficiente e che raggiunga gli standard abitativi, la progettazione gioca un ruolo sempre più importante. La corretta progettazione delle strutture e dei sistemi, così come la scelta dei materiali e la corretta esecuzione dei lavori, saranno di assoluta importanza per raggiungere il risultato desiderato.

Capitolo 2 - Concetti base della ventilazione