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VOC: Composti organici volatili

Pubblicato da S&P          19/07/2022          Lettura: 3 min.

I composti organici volatili (COV) conosciuti anche con il loro acronimo in inglese VOC, sono composti che contengono carbonio e altri elementi chimici come idrogeno, ossigeno, azoto, cloro, zolfo, ecc. e che a temperatura ambiente sono gassosi.

Il concetto di COV è molto ampio e un gran numero di composti può essere considerato COV. Molti solventi (in fase di evaporazione), la formaldeide, gli idrocarburi (metano, etano, ecc.), gli idrocarburi aromatici (benzene, xilene, toluene, ecc.) e molti altri composti rientrano in questa categoria.

In generale, i COV sono composti con diversi gradi di tossicità e la maggior parte di essi va considerato un inquinante dell’aria che respiriamo. Molti di essi sono infiammabili e in determinate concentrazioni presentano un rischio di esplosione.

Alcuni COV hanno effetti dannosi sull’ambiente, sono una delle principali cause dei cambiamenti climatici, aumentano la concentrazione di ozono troposferico mentre contribuiscono alla distruzione del suo strato stratosferico. Ai COV viene anche attribuita parte di responsabilità della nebbia inquinante nota come smog.

VOC

I COV possono essere dovuti a cause naturali, come ad esempio il metano, oppure possono provenire dalla produzione di pitture, solventi, vernici, cosmetici, prodotti farmaceutici, ecc.

Sono numerosi i processi industriali in cui sono presenti o prodotti i COV, e per questo le autorità competenti devono garantire e accertarsi che sia rispettata la salute del personale coinvolto nei processi e che ne venga evitata la dispersione nell’atmosfera. In questo articolo ci concentreremo quindi sui COV in ambito domestico.

VOC nelle abitazioni

Le principali emissioni di COV che inquinano l’aria indoor nelle abitazioni provengono da:

  • Metabolismo ed esalazioni delle persone.
  • Materiali da costruzione, mobili e arredi.
  • Prodotti per la pulizia e cosmetici.

Il metabolismo delle specie animali (compreso l’uomo), con le loro emissioni corporee, costituisce una fonte di COV che contamina gradualmente l’aria interna degli ambienti. Questi COV sono fastidiosi ma, in linea di principio, non sono dannosi per la salute.

Materiali da costruzione che emettono COV

Tra i materiali per l’edilizia, l’arredamento e la decorazione che emettono COV, vale la pena citare: cartongesso, pannelli per controsoffitti, elementi in legno pressato, guarnizioni in gomma o mastice, impermeabilizzanti, pannelli melaminici, vernici, adesivi, carte da parati, colle per carta da parati, tappeti, pavimenti in legno, tappezzeria e tendaggi, ecc.

L’emissione di COV di tutti questi materiali diminuisce nel tempo ma lo fa in modo molto disomogeneo. Mentre i materiali umidi che asciugano poche ore dopo la loro applicazione tendono ad emettere intensamente nella loro fase umida per cessare o ridurre notevolmente la loro emissione dopo che si sono asciugati, i materiali solidi hanno il loro picco massimo di emissione nel momento in cui vengono rimossi dall’imballo, per decadere gradualmente nel tempo, tuttavia possono mantenere un livello di emissione significativo mesi o addirittura anni dopo essere stati installati. L’intensità dell’emissione dopo mesi o anni di installazione cambia molto da un materiale all’altro.

I prodotti per la pulizia e la cosmesi comprendono: saponi, gel, lacche, profumi e detergenti, lavavetri, smacchiatori, solventi per grassi, lucidanti, pesticidi, aerosol, ecc.

VOC e qualità dell’aria indoor

È difficile parlare genericamente di concentrazioni massime ammissibili di COV nell’aria interna, perché, come abbiamo visto, il termine COV include una moltitudine di composti, alcuni praticamente innocui ed altri molto tossici. Indubbiamente è necessaria un’adeguata ventilazione degli ambienti per eliminare i COV che si producono all’interno.

Per rilevare la qualità dell’aria interna si utilizzano sensori che consentono di rilevare CO2, umidità e sempre più spesso VOC, anche se non si può affermare categoricamente che ci sono parecchie situazioni in cui il sensore VOC è più appropriato degli altri due.

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