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Fattori chiave nella scelta di un estrattore da bagno silenzioso

Pubblicato da S&P          12/12/2022          Lettura: 4 min.

Gli estrattori (o aspiratori) da bagno sono dispositivi che, oltre a ventilare la stanza dai cattivi odori, impediscono la proliferazione di muffa e batteri dovuti alla condensa sulle pareti, sul soffitto o sugli infissi, il ché li rende indispensabili nei bagni e nei locali umidi privi di ventilazione naturale.

Sul mercato esistono moltissimi modelli di estrattori da bagno che possono adattarsi ad ogni tipo di necessità, ma una delle caratteristiche a cui dobbiamo prestare maggiore attenzione è il livello sonoro che generano, poiché questo risulta essere il principale motivo di disagio per l’utente finale.

Rumore consentito nelle abitazioni

Il rumore influisce nel comportamento delle persone causando alterazioni fisiologiche e psicologiche. La lista delle conseguenze causate dall’eccessivo rumore è lunga: malessere, stress, disturbi del sonno, deconcentrazione, difficoltà a comunicare, perdita dell’udito, alterazioni cardiovascolari, aggressività, ecc.

Misurazione del suono

Il suono è un’onda di pressione e, come tale, si propaga nell’aria mediante compressioni ed espansioni che provocano oscillazioni della pressione. Le variazioni di pressione nel Sistema Internazionale si misurano in pascal (Pa); l’orecchio umano ha un’elevata sensibilità e riesce percepire valori di pressione molto piccoli e valori molto grandi (campo di valori oltre sei ordini di grandezza), rendendo questi valori da un punto di vista matematico complessi da trattare, quindi si utilizza la scala logaritmica del decibel, che è un’unità di misura relativa alla soglia dell’udito dell’uomo (soglia uditiva 0dB = 20 microPascal), ovvero è il rapporto tra l’intensità sonora di una sorgente che emette rumore rispetto alla soglia minima dell’uditito. Inoltre, l’orecchio umano non percepisce allo stesso modo le diverse frequenze sonore; per questo motivo che viene utilizzata la scala ponderata dei decibel A (dBA), che elimina le frequenze più basse e più alte, risultando in una scala più appropriata, poiché è quella che meglio si adatta alla percezione dell’orecchio umano.

Limite normativo sul rumore

DPCM 5/12/1997 sui requisiti acustici passivi degli edifici stabilisce criteri affinché gli elementi costruttivi abbiano delle caratteristiche acustiche adeguate al fine di ridurre la trasmissione del rumore aereo, del rumore da calpestio e del rumore e delle vibrazioni provenienti dagli impianti dell’edificio stesso.

Il Decreto nella Tabella B i requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici (di seguito riportata) in funzione della tipologia di edificio, classificati nella Tabella A dello stesso decreto.

Per il rumore prodotto dagli impianti tecnologici

Definisce che la rumorosità prodotta dagli impianti non deve superare i limiti di:

a) 35 dB(A) LAmax con costante di tempo slow per i servizi a funzionamento discontinuo (ascensori, scarichi idraulici, bagni, servizi igienici e rubinetteria);

b) 25 dB(A) LAeq per i servizi a funzionamento continuo (impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento).

Dove:

  • R’w:potere fonoisolante apparente di elementi di separazione fra ambienti.
  • D2m,nT,w: è l’isolamento acustico standardizzato di facciata.
  • L’n,w: indice del livello di rumore di calpestio di solai, normalizzato.
  • LASmax: livello massimo di pressione sonora ponderata A con costante di tempo slow.
  •  LAeq: livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderata A.

Che rumore genera un estrattore?

L’estrattore, aspirando e immettendo l’aria, per il suo movimento genera onde sonore di pressione; allo stesso modo il motore produce attrito e vibrazioni che si traducono in onde sonore. Pertanto, all’estrattore è associata un certa rumorosità.

Per determinare il livello di dB generato da un estrattore o aspiratore, i produttori eseguono test in laboratori specializzati, in determinate condizioni e secondo gli standard internazionali (UNE-EN ISO 13347, 3743, 3744, 3745, 5136, ecc.). A seconda della direzione del flusso d’aria, esistono due tipi di estrattori bagno:

  • Assiali, chiamati anche elicoidali, il cui flusso d’aria non cambia tra ingresso e uscita. Sono adatti per movimentare elevate portate d’aria a basse pressioni.
  • Centrifughi, il cui flusso d’aria cambia direzione con un angolo di 90° tra l’ingresso e l’uscita. Sono adatti per movimentare portate d’aria inferiori a pressioni più elevate, particolarmente indicati per installazioni con lunghi percorsi.

Per entrambe le tipologie di estrattori da bagno, gli standard di pressione sonora più comuni sono compresi tra 37 e 41 dB (A), misurati a una distanza di 3m in campo libero. Tutti questi fattori sono di grande importanza nella scelta di un aspiratore per bagno.

Risolvere il problema della rumorosità con estrattori da bagno silenziosi

Esiste, quindi, una sostanziale differenza tra il rumore ammissibile nelle abitazioni e quello generato dagli estrattori da bagno standard, che superano le soglie ammissibili causando disagio agli utenti.

Un efficiente studio fluidodinamico unito a soluzioni costruttive basate su motori montati su silent-block elastici che smorzano le vibrazioni hanno permesso ai costruttori di sviluppare i cosiddetti estrattori silenziosi, con elevate prestazioni acustiche e i cui standard oscillano tra i 25-27 dB(A)*, quindi più adatti in servizi igienici, bagni e piccole stanze.

Allo stesso modo, esistono aspiratori con motori a corrente continua che consentono di ridurre la portata quando non è necessaria la portata massima, e ottenere livelli di pressione sonora inferiori a 20 dB(A)*, particolarmente indicati in ambienti dove è richiesta un’elevata resa acustica, oltre a un notevole risparmio energetico trattandosi di impianti con maggiore richiesta.

*Misurato a una distanza di 3m in campo libero.

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