Il Blog della ventilazione efficiente
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Sostenibilità ed efficienza nell’ambito della ventilazione

Pubblicato da S&P          03/10/2022          Lettura: 2 min.

L’efficienza energetica è diventata nel tempo uno dei fattori chiave nella progettazione di qualsiasi prodotto, così come nell’acquisto della maggior parte dei prodotti elettrici presenti sul mercato; anche nei processi di produzione è necessario considerare l’impronta di carbonio, ovvero la quantità di gas ad effetto serra emessi durante la fabbricazione di qualsiasi prodotto.

Nell’ambito della ventilazione la sostenibilità e l’efficienza energetica, sia negli edifici commerciali, che nelle abitazioni e nell’industria, passano dall’utilizzo dei recuperatori di calore. Un recuperatore di calore è un apparecchio composto da uno scambiatore, un ventilatore di immissione e un ventilatore di estrazione. Solitamente questo insieme è inserito in un involucro isolato sia dal punto di vista termico che acustico.

Perché un recuperatore di calore?

Un recuperatore di calore ha lo scopo di aumentare o ridurre la temperatura dell’aria esterna immessa da uno dei ventilatori grazie allo scambio di calore con l’aria estratta che avviene all’interno dello scambiatore. In estate, l’aria interna già climatizzata avrà temperatura inferiore a quella esterna, pertanto lo scambio termico raffredderà l’aria nuova esterna di immissione. Al contrario, in inverno l’aria interna, più calda di quella esterna, aumenterà la temperatura dell’aria di immissione. Una delle differenze tra i recuperatori di calore attuali è l’efficienza dello scambiatore: si possono trovare scambiatori a flusso incrociato con un’efficienza del 50-60% e scambiatori a flusso incrociato in controcorrente o rotativi che possono raggiungere un’efficienza del 90-92%.

Il risparmio prodotto temperando l’aria di immissione produce, in qualsiasi edificio, un notevole risparmio nelle bollette. Infatti senza il recuperatore di calore, l’aria immessa dalla ventilazione a singolo flusso avrà le stesse condizioni di quella esterna, quindi sarà necessario riscaldare o raffreddare nuovamente l’aria per raggiungere una temperatura di comfort all’interno del locale.

L’installazione di recuperatori di calore è buona pratica per ottenere il miglior comfort nel rispetto delle normative vigenti, sia nel residenziale che nel terziario. I volumi di ricambio aria che normative quali la UNI 10339 e la UNI EN 16798 richiedono, in molti casi possono essere soddisfatti, soprattutto nel residenziale, anche da sistemi di ventilazione a singolo flusso, ma è abbastanza difficile con questo tipo di soluzione garantire un livello di efficienza energetica elevato.

In conclusione, è indubbio che i recuperatori di calore siano il presente e il futuro tanto della ventilazione quanto della climatizzazione, grazie alla sostenibilità, l’efficienza e il risparmio che questo tipo di prodotto offre a un ampio mercato.

Capitolo 2 - Concetti base della ventilazione