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Livello di temperatura, umidità relativa e CO2 raccomandabile in un edificio

Pubblicato da S&P          14/11/2025          Lettura: 3 min.

Queste sono le linee guida attuali per ottimizzare la temperatura, l'umidità relativa e i livelli di CO2 negli edifici, fondamentali per la salute e il comfort secondo il RITE. Scopri come l'implementazione di sistemi di ventilazione avanzati garantisce condizioni ideali e gli aiuti europei disponibili per progetti di ventilazione sostenibile.

Importanza del livello di temperatura nella ventilazione

Nell’ingegneria e nell’architettura moderna, il controllo preciso della temperatura negli edifici è molto importante per garantire il comfort degli occupanti e rispettare le normative vigenti. È fondamentale conoscere le condizioni dell’aria interna di un edificio per poter determinare i requisiti di ventilazione.

Secondo la normativa italiana DPR 74/2013, durante l’estate si raccomanda di mantenere una temperatura operativa non inferiore a 24 °C (26°C – 2°C di tolleranza), mentre in inverno si suggerisce di non superare i 22 °C (20°C + 2°C di tolleranza).

L’importanza dell’umidità relativa nella progettazione dei sistemi di ventilazione

L’umidità relativa è un altro fattore determinante che influisce sul comfort e sulla salute negli spazi interni. Secondo le linee guida della UNI EN 16798-1, si raccomanda di mantenere un’umidità relativa compresa tra il 45% e il 60% in estate e tra il 40% e il 50% in inverno. Il mantenimento di questi livelli ottimali non solo migliora il benessere degli occupanti, ma previene anche i problemi derivanti da un’umidità eccessiva o insufficiente, come il deterioramento dei materiali e la proliferazione di funghi.

Le condizioni interne sono riportate nelle tabelle della normativa UNI EN 16798-1.

PeriodoTemperatura operativa (ºC)Umidità relativa (%)
Estate24-2845-60
Inverno18-2240-50
L'importanza dell'umidità relativa nella progettazione dei sistemi di ventilazione

Controllo del CO2 per migliorare la qualità dell’aria interna

Il biossido di carbonio (CO2) è un indicatore chiave della qualità dell’aria negli edifici. Concentrazioni elevate di CO2 possono indicare una ventilazione inadeguata, con effetti negativi sulla salute e sul comfort degli occupanti. Secondo gli studi e le normative attuali, i livelli raccomandati di CO2 devono essere mantenuti tra 400 ppm e 800 ppm per garantire una qualità dell’aria interna ottimale. La misurazione accurata della CO2 tramite sonde e l’uso di sistemi come la Ventilazione a Controllo della Domanda (DCV) sono fondamentali per regolare il flusso d’aria e garantire un ambiente sano e confortevole, oltre a ottimizzare il consumo energetico dell’edificio.

Questi parametri garantiscono il comfort delle persone, mentre la salubrità è stabilita dai requisiti di qualità dell’aria interna (IAQ), che possono variare a seconda del tipo di edificio. Per soddisfare questi requisiti, viene stabilita la quantità minima di aria di ventilazione che deve essere immessa, nonché i requisiti di concentrazione dei diversi elementi inquinanti, come stabilito dalla normativa specifica UNI EN 16798-1.

Caso studio | Soluzioni di ventilazione nella ristrutturazione dell’edificio storico La Estación 86 a Ortuella – SCARICA QUI

Termoidrometri e misuratori di CO2

L’uso di termoigrometri e misuratori (sonde) di CO2 è fondamentale per mantenere condizioni ottimali all’interno degli edifici. I termoigrometri consentono di monitorare sia la temperatura secca che l’umidità relativa, aspetti essenziali per il comfort umano. Questa tecnologia, disponibile in versioni portatili o fisse, è determinante nei sistemi di climatizzazione e ventilazione, garantendo ambienti interni che evitano i disagi associati a variazioni estreme di umidità.

D’altra parte, i misuratori o le sonde di CO2 sono strumenti precisi per misurare la concentrazione di questo gas, facilitando la gestione efficiente della ventilazione attraverso sistemi come la Ventilazione a Controllo della Domanda (DCV). Questa strategia non solo migliora il comfort degli occupanti, ma contribuisce anche in modo significativo all’efficienza energetica dell’edificio, con potenziali risparmi fino al 40% rispetto ai sistemi convenzionali di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC).

Incentivi italiani per la ventilazione meccanica controllata nel tuo progetto

L’Italia ha messo a disposizione diversi incentivi fiscali per promuovere l’innovazione e la sostenibilità negli edifici. Questi incentivi possono rappresentare un’ottima opportunità se sei un’azienda o un professionista del settore e desideri ridurre parte del costo del sistema di ventilazione. A tal fine è essenziale conoscere i requisiti previsti dalla normativa italiana.

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